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ATP Marsiglia: Dimitrov in palla supera Korda, Zhang boccia ancora Auger-Aliassime, Hurkacz sul velluto-

Si va completando il quadro dei quarti di finale dell’Open 13 Provence in scena a Marsiglia. La testa di serie numero due Dimitrov salta l’ostacolo-Korda mentre lo spagnolo Davidovich-Fokina vince più nettamente di quanto non dica il risultato con Ruusuvuori. Nulla da fare ancora per il canadese Auger-Aliassime, battuto chiaramente dal cinese Zhang. [5] A. Davidovich-Fokina b. E. Ruusuvuori 6-3 7-5 L’iberico prevale nel primo set imponendo la sua notevole continuità con la prima palla; con il 74% di servizi in campo sopravanza il rivale di venti punti, mascherando così una certa vulnerabilità nell’azione di uscita dal servizio con la seconda palla. Nel corso dei primi game il giocatore alla battuta guida lo scambio e la testa di serie numero cinque concede tre occasioni per il break nel sesto game, per poi riuscire a venire a capo della situazione solo al ventesimo punto. Nel frattempo, Fokina ha messo a punto la misura dei colpi in risposta e alza il livello del pressing in contrattacco, riscuotendo alcuni errori in più dal dritto del rivale. Ruusuvuori forza il dritto incrociato diverse volte e l’eccesso di rotazione accompagna la pallina in corridoio; l’atleta finnico soffre la buonissima condizione fisica dell’andaluso, che copre il campo con facilità. Così Alejandro strappa il servizio sul punteggio di 3-3 alla seconda occasione, nonostante il suo contendente cancelli la prima con una volée di dritto e si prenda il vantaggio con un bellissimo rovescio incrociato. Il nono game è emblematico delle insicurezze del tennista nordeuropeo alla battuta: solo una prima palla su cinque, un doppio fallo e lo spazio per due vincenti dell’iberico in lungolinea, uno da sinistra e uno da destra. In quarantatré minuti la prima frazione è sua per 6-3. Nel secondo parziale Ruusuvuori prova a inserire con più frequenza la discesa a rete, non riuscendo a costruirsi varchi interessanti con i colpi di rimbalzo; prova, inoltre, lo slice lungolinea a uscire, ma i risultati non sono soddisfacenti e Davidovich si disimpegna senza perdere troppo contatto con il centro del campo. Lo spagnolo si costruisce il momento propizio già nel quarto game e lo trasforma in break ancora con un dritto lungolinea. Non sembra nutrire troppa fiducia Ruusuvuori sulle sue possibilità di rientrare nel match, ma Davidovich nel momento che dovrebbe precedere i saluti gioca con poca lucidità e concede il controbreak del 4-5. L’epilogo è spostato in avanti solo di due game, in quanto il favorito della vigilia sale 6-5 e ritrova la giusta attenzione per completare il break decisivo su un avversario vitale ma troppo leggero per la sua condizione atletica attuale. Per Davidovich-Fokina ora c’è un bel quarto di finale con il seeded four Ugo Humbert. Z. Zhang b. [7] F. Auger-Aliassime 6-4 6-4 L’outsider cinese si conferma gran cannonneggiatore e tiene nel primo parziale la percentuale di prime palle all’’83%. In queste condizioni ci vorrebbe Djokovic alla ribattuta; Aliassime non riesce a contenere la potenza del rivale che mette a segno “solo” tre ace ma anche diversi servizi vincenti e soprattutto indirizza da subito quasi sempre lo scambio. Il canadese cede la battuta nel terzo gioco ma approfitta di un clamoroso passaggio a vuoto del rivale e gli infligge un game bianco in risposta, ritrovando la parità a quota tre. L’atleta asiatico si conferma però più intraprendente e continua a spendersi nel forcing, trovando un nuovo successo in un game alla risposta. Da qui Zhang torna a essere ingiocabile al servizio e conduce il parziale fino alla fine, meritandosi il 6-4 che lo suggella. Aliassime esce male dal set perso e nei primi quattro punti della seconda frazione confeziona un doppio fallo e un dritto oltre la linea di fondo che causano quello che rimarrà l’unico break del parziale. Il ventitreenne di Montreal può beneficiare di una prima palla di servizio più intermittente dell’avversario, ma fatica ugualmente a tenere la linea di fondo campo, trovandosi troppo di frequente a correre in orizzontale a due metri dalla traccia bianca. Peccato, dal momento che Zhang è meno brillante e forse maggiormente attaccabile. Felix non se ne avvede o forse non ci crede veramente: la vera chance arriva subito nel secondo game nelle vesti di tre palle-break non consecutive, che Zhang gioca e risolve a proprio favore con la sua consueta aria imperscrutabile. Nessun altro game finisce ai vantaggi e Zhang chiude anche il secondo parziale al decimo gioco, non mettendo mai la prima palla ma spingendo al meglio con il dritto. Il suo avversario nei quarti di finale sarà il russo Khachanov. [2] G. Dimitrov b. S. Korda 6-1 7-6(5) Grigor Dimitrov supera Sebastian Korda nel match forse più atteso della giornata, in due set, 6-1 7-6(5). Il secondo incontro tra i due talentuosi atleti (il primo ebbe luogo a Washington due anni fa, sempre negli ottavi di finale e vide prevalere l’americano) vive due parziali diseguali, uno dominato dal bulgaro e l’altro animato dalla riscossa dell’americano che colma il ritardo accumulato e si arrampica fino al tie-break, per collare a due passi dal set decisivo. Dimitrov conferma di essere nel pieno di un periodo felice nel quale il suo estro unico al mondo è sorretto da condizione atletica e da serenità mentale; il capitombolo a Melbourne al terzo turno con Nuno Borges, che ha sorpreso tutti, può essere catalogato come un incidente di percorso. Griga ha saputo appoggiarsi alla battuta, che ha ceduto in solo un’occasione, con un rendimento della prima palla superiore all’80%; ha svariato su tutto il fronte difensivo e offensivo e il suo palleggio più pesante a tratti è stato insostenibile per Korda, in chiaro svantaggio nei rally prolungati. Il figlio di Petr accusa una sconfitta onorevole e proverà a ripartire da Rotterdam, dove però non sarà ancora una volta testa di serie: al numero 34 del ranking serve giocare per riprendere confidenza con l’agonismo di alto livello e con i suoi colpi migliori. Oggi ha messo sette ace ma la prima palla ha funzionato a intermittenza; appena è riuscito a liberarsi dal pressing del rivale anche rompendo gli schemi con discese a rete, ha fatto match pari con la testa di serie numero due. Per Dimitrov l’impegno tra gli ultimi otto è con il padrone di casa Rinderknech. What a way to close the set @GrigorDimitrov wins the first set 6-1 v. Korda!@Open13 | #Open13Provence pic.twitter.com/nC8XuFN3Ae— ATP Tour (@atptour) February 8, 2024 Il match Dimitrov è inespugnabile alla battuta: nel primo set cede solo sei punti e nonostante questo dato deve annullare una palla-break, a freddo nel game iniziale. Nel prosieguo della frazione il trentaduenne bulgaro gioca in maniera ineccepibile e Korda non trova spazi per liberare i suoi colpi; vince il primo game alla battuta per poi subire un parziale di cinque giochi che sigilla il set in quaranta minuti. Il giovane americano parte con uno sconfortante 0-40 nella seconda frazione e si arrende alla terza palla-break ma non demorde e ritrova l’equilibrio togliendo il servizio all’avversario sul 3-4, alla seconda opportunità. Dimitrov si concede alcune distrazioni e qualche dritto in spinta non trova più la riga ma il corridoio; Korda approfitta del lieve calo di Grigor e raggiunge il tie-break. Il tredicesimo game vive di punti in serie: il favorito si prende i primi tre costringendo all’errore il suo emulo con la ponderosità del proprio palleggio, salvo poi subire cinque punti consecutivi che spingono Seb quasi alla meta. L’americano arriva sul 2-3 con un dritto lungolinea sulla riga, che Dimitrov battezza malamente out, e cambia campo sul 3-3 grazie a un doppio errore dell’atleta europeo. Korda segue la battuta e con una volée profonda di rovescio non ribattuta da Grigor serve la cinquina, ma qui si spegne. Il bulgaro lo riprende e fa 6-5 con un servizio vincente e 7-5 con un rovescio in rete del rivale. Sessione serale (Roman Bongiorno) [ALT] A. Rinderknech b. [8] J. Lehechka 7-5 7-6(5) Lehecka combina un disastro, il primo set è del francese Parte meglio il francese, che ottiene il break alla quarta opportunità nel secondo gioco. Il turno dopo è immediatamente lottato, Rinderknech è bravo a uscirne col servizio, annullando 3 palle del controbreak e portandosi sul 3 a 0. La battuta inizia a dettare i ritmi, nessuna palla break offerta dai due giocatori, almeno fino al 5-3. Al servizio per il set, il francese si scioglie. Alla seconda occasione, il ceco rientra nel set, conquistando il gioco in risposta e tornando in parità. Rinderknech non smette di lottare, senza fatica tiene il proprio turno di battuta, tornando col naso davanti, 6-5. Ora, il braccio a sciogliersi, è quello della testa di serie numero 8. Sopra 40-15, il ceco spreca le possibilità di aggiudicarsi il tie break, cala al servizio, e con un doppio fallo si regala al proprio avversario. Il primo set è del francese, 5 ace e 86% di punti vinti con la prima. Ancora montagne russe, ma l’epilogo è lo stesso Il servizio di Rinderknech continua alla grande, alla grandissima, ed è ciò che lo tiene in partita. Il ceco fatica a trovare la prima, poco consistente sul colpo d’inizio gioco. Il quarto gioco equivale immediatamente a 3 palle break a favore del francese, capace di portarsi avanti nel punteggio alla seconda opportunità, giovando di diversi errori tattici del proprio avversario. Lehecka pare in grande confusione, tattica ancor prima che tecnica, con discese a rete prive di alcun senso. Dall’altra parte della rete, invece, ha un giocatore di grande concretezza, in grado di sfruttare ogni palla mal giocata dal ceco, costringendolo ad errori al limite fra il gratuito ed il forzato. Ad un passo dalla sconfitta, il numero 8 del seeding prova ad alzare nuovamente il livello, come accaduto nel precedente parziale. E il braccio del francese, sembra bloccarsi nuovamente sul più bello. Due discese a rete, la seconda su un servizio privato della prima, ed è 0-30. Ci pensa un pessimo gratuito del ceco e far tornare la concentrazione nella racchetta di Rinderknech, che con una stupenda vole sotto rete e un servizio vincente, si porta a matchpoint. Altro serve and volley sulla seconda, altro disastro che parla francese. E alla prima occasione, Jiri Lehecka torna in partita. Arriva il controbreak, è 4-5, film già visto. E come nel primo set, è di nuovo 6 5 a favore del giocatore di casa. Questa volta, però, le cose vanno diversamente. E tiebreak sia. La discontinuità a rete del transalpino continua ad essere un fattore decisivo, causa del primo minibreak a favore Lehecka. Per recuperarlo, serve un miracolo. Il punto più bello della partita, un recupero estremo su un lob quasi perfetto del ceco, un dritto in veronica lungolinea, un punto che vale il 3 a 3. Ora, l’inerzia, è tornata a favore di Rinderknech, che immediatamente va a conquistare un minibreak di vantaggio nel punto successivo. È ancora parità, dritto sbagliato con l’intero campo aperto dopo il servizio. Partita di complicata comprensione, per chiunque. Un liscio in slice di Lehecka, vale altri due matchpoint. La paura si porta via il primo dritto, urge ritrovare la prima di servizio. Questa, è la volta buona. Conquista la partita al terzo matchpoint, un dritto in corridoio su un scambio partito da una seconda del francese, condannano Lehecka ad un’inaspettata sconfitta. [1] H. Hurkacz b. A. Shevchenko 6-1 6-4 Tutto facile per il polacco, con un Shevchenko evidentemente sottotono. Una partita non perfetta per Hubi, protagonista di qualche passaggio a vuoto. Primo set in cui si è immediatamente portato avanti di due break, perdendo a sua volta il servizio solamente sul 4 a 0. Riconquistando immediatamente il doppio break di vantaggio, chiude facilmente 6-1, in 31 minuti. Il secondo set è decisamente più lottato, con il servizio che detta i tempi di gioco fino al 2 pari. Da li, vengono infilati 3 break consecutivi, 2 a favore del polacco, che si ritrova in vantaggio 4-3. Il kazako annulla i primi due match point durante il proprio turno di battuta, dimostrando la voglia di restare li fino all’ultima palla. Al servizio per il match, però, il numero 8 del mondo è perfetto. Chiude alla prima occasione, e sconfigge Shevchenko 6-1 6-4 in un’ora e sette minuti. Ora, ai quarti di finale, la testa di serie numero 1 dovrà vedersela con la miglior versione di Machac, in gran forma dall’Australian Open. Partita complicata, molto complicata. Hubi avrà sicuramente bisogno di maggior concentrazione nelle situazioni di vantaggio, ciò che oggi gli è mancato in entrambi i set. La conquista del torneo è alla sua portata. ...

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